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Lo strumento più antico per la raccolta del corallo ritrovato a Pantelleria | 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

Nel 2010, grazie alla segnalazione di Francesco Spaggiari, responsabile del Diving Club Cala Levante di Pantelleria, la Soprintendenza del Mare, allora guidata da Sebastiano Tusa, effettuò un ritrovamento definito di “grande interesse archeologico”.
Ad una profondità di circa 23 metri, sul fondale sabbioso delle acque di Cala Levante, fu rinvenuto un oggetto misterioso: un trave ligneo inserito in una semisfera di piombo del diametro di circa 50 cm.

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Cala Gadir: tra acque termali, storia sommersa | 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

Cala Gadir è un piccolo borgo marinaro di Pantelleria, famoso per le sue sorgenti termali naturali che sgorgano direttamente tra le rocce vulcaniche.
Qui il mare custodisce un museo sommerso, con relitti e anfore puniche che raccontano la storia millenaria dell’isola.
Il villaggio, raccolto a semicerchio, regala un’atmosfera intima e autentica, lontana dal turismo di massa.
Le note di Radio Pantelleria accompagnano il ritmo lento delle giornate, fondendosi con il suono del mare e del vento.

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A Cala 5 Denti un angolo segreto dove si ascolta Radio Pantelleria | 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

Cala Cinque Denti è una delle calette più suggestive e selvagge della costa nord-orientale di Pantelleria. Deve il suo nome alla particolare conformazione rocciosa, che ricorda una dentatura frastagliata scolpita dal mare e dal vento. Protetta dallo scirocco, diventa un rifugio sicuro per le barche nei giorni in cui il mare è agitato, offrendo acque calme e trasparenti. Il fascino del mare Il mare qui è uno spettacolo di colori: dal blu profondo all’azzurro chiaro, fino ai riflessi smeraldo che illuminano i fondali vulcanici. È un luogo ideale per chi ama il nuoto e lo snorkeling: sotto la superficie si nasconde un mondo ricco di vita marina e scenari naturali che rendono ogni immersione un’esperienza indimenticabile. Come arrivare Raggiungere Cala Cinque Denti richiede un po’ di spirito d’avventura. Si può lasciare l’auto lungo la strada perimetrale e scendere attraverso un sentiero ripido e scosceso, oppure intraprendere un percorso più lungo ma panoramico che parte dal Faro di Punta Spadillo e costeggia il Laghetto delle Ondine. Per chi preferisce un accesso più comodo, resta sempre l’opzione del mare: arrivarci in barca è la soluzione più pratica e scenografica. La Scarpetta di Cenerentola Uno dei punti più affascinanti è la cosiddetta “Scarpetta di Cenerentola”: una gola naturale che, vista dall’acqua, ricorda proprio la forma di una scarpina. Quando il sole filtra tra le rocce, i giochi di luce creano riflessi che sembrano usciti da una fiaba. È un piccolo segreto che premia chi decide di esplorare la cala a nuoto. Un luogo autentico e selvaggio Cala Cinque Denti è un luogo che non ha ceduto al turismo di massa. Non ci sono stabilimenti né comodità: qui regna la natura, con le rocce nere di origine vulcanica, i cespugli di macchia mediterranea e il suono del mare che si infrange sulle scogliere. Non è adatta a famiglie con bambini piccoli, ma è perfetta per chi cerca tranquillità, autenticità e un contatto diretto con la bellezza primordiale dell’isola. Un gioiello geologico Le rocce che circondano la cala raccontano la storia vulcanica di Pantelleria. Si tratta di antiche colate e tufi modellati nel tempo dai movimenti della terra e dall’erosione marina. Un paesaggio che non è solo da ammirare, ma anche da interpretare come pagina viva della geologia dell’isola.

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Sabir: la lingua che univa i popoli | 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

Il Sabir non era una lingua raffinata, non apparteneva alle élite né ai circoli colti: era un linguaggio povero ma essenziale, nato dall’esigenza concreta di comunicare tra genti diverse. Pescatori, mercanti, marinai lo usavano quotidianamente per capirsi tra un porto e l’altro del Mediterraneo. Eppure, in questa semplicità stava la sua grande forza: il Sabir univa invece di dividere, annullava le differenze culturali e linguistiche, trasformandosi in un vero e proprio ponte tra i popoli. Pantelleria: fulcro del Mediterraneo L’isola di Pantelleria, sospesa tra la Sicilia e la Tunisia, è sempre stata un punto di incontro naturale. Non solo terra di approdo, ma crocevia in cui Africa ed Europa si sono incontrate, contaminandosi a vicenda. Qui il Sabir trovava un terreno fertile, perché rifletteva lo spirito dell’isola: aperta, accogliente, capace di convivere con identità differenti. Pantelleria rappresenta ancora oggi la sintesi del Mediterraneo, un luogo che racconta quanto il mare sia più unione che confine. Un linguaggio semplice, non elitario Il Sabir non cercava la perfezione grammaticale né l’eleganza stilistica. Era una lingua ibrida, diretta e accessibile a tutti, creata dai bisogni quotidiani della gente comune.Un esempio di comunicazione orizzontale, dal basso, senza barriere: proprio ciò che oggi manca in un mondo in cui il linguaggio tende a diventare spesso esclusivo, elitario o divisivo. Il Sabir ci ricorda che la vera forza della parola è nella sua capacità di includere, non di escludere. Il Festival Sabir: un messaggio per l’oggi Oggi il Sabir sopravvive nel nome del Festival Sabir, un evento internazionale dedicato al Mediterraneo come spazio di dialogo, pace e convivenza. Il festival, che si svolge ogni anno in una città diversa, celebra proprio quell’idea di lingua come strumento di unione, rendendo attuale l’antica eredità del Sabir. È un invito a superare le barriere, proprio come facevano i marinai e i pescatori di Pantelleria secoli fa. L’eredità di Pantelleria e del Sabir Il Sabir non è soltanto un capitolo di storia linguistica: è un messaggio di attualità. Pantelleria, con la sua posizione strategica e il suo spirito mediterraneo, continua a rappresentare il cuore pulsante di quell’idea di convivenza e dialogo tra popoli. Questa lingua povera ma potente ci insegna che non serve complessità per creare ponti: basta la volontà di comprendersi. In un’epoca in cui la comunicazione tende a dividere, il Sabir e Pantelleria ci ricordano che il Mediterraneo è – e deve restare – un mare che unisce.

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Da Pantelleria a Marte: lo specchio di Venere il lago e l’origine della vita| 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

Un angolo unico per l’astrobiologia Su Pantelleria, un piccolo lago termale si sta rivelando un laboratorio naturale d’eccezione per la ricerca sull’origine della vita. Grazie alla sua alto valore di pH, attività idrotermale, ricca mineralogia e microrganismi attivi, quest’ambiente riproduce condizioni simili a quelle della Terra primordiale e di alcuni siti marziani di grande interesse. Sintesi di molecole fondamentali in ambiente naturale In questo contesto naturale, è stato possibile ottenere la sintesi di RNA, le basi azotate di DNA/RNA e componenti di PNA (Peptide Nucleic Acid), candidato precursore genetico degli acidi nucleici attuali. Tutto ciò senza un laboratorio chimico, ma semplicemente sfruttando le condizioni chimico-fisiche del lago. Significato scientifico dell’esperimento Realizzare queste sintesi all’aperto significa poter studiare i processi abiotici di origine della vita in condizioni simili a quelle naturali di altri pianeti. Far germinare molecole genetiche in un ambiente così dinamico rafforza l’ipotesi di una vita possibile anche su mondi come Marte. Progetto Migliora: spinta per la ricerca italiana Il progetto Migliora, finanziato da un’agenzia spaziale italiana, promuove questa ricerca come cardine della conoscenza astrobiologica nazionale. L’obiettivo è arricchire il ruolo del nostro Paese in campo internazionale, contribuendo alla missione di esplorazione spaziale con dati concreti e replicabili. Perché Pantelleria è così strategica Prospettive future Questo tipo di approccio potrebbe diventare modello per altre ricerche astrobiologiche. Esperimenti analoghi potrebbero essere progettati su altre isole vulcaniche, deserti salini o ambienti estremofili, ampliando la nostra comprensione di dove e come la vita potrebbe emergere nel cosmo. Il lago termale di Pantelleria rappresenta una finestra aperta verso il passato della Terra e l’altro mondi. I risultati ottenuti in situ rafforzano l’astrobiologia italiana e inaugurano un nuovo paradigma nella simulazione naturale delle origini della vita.

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Ascoltaci anche a Nikà, la sorgente termale di Pantelleria | 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

Scopri Nikà, uno dei luoghi più affascinanti di Pantelleria, dove la natura incontaminata incontra il benessere delle acque termali naturali.
Qui sgorgano sorgenti calde tra gli scogli che creano vasche naturali perfette per un bagno rigenerante.
Il calore dell’acqua raggiunge i 70°C e si mescola con l’acqua cristallina del mare creando un’esperienza unica.
Vivi questo angolo magico mentre ascolti Radio Pantelleria in sottofondo, per un relax totale tra cielo e mare.

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Il sito archeologico di San Marco e l’acropoli di Santa Teresa | 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

A Pantelleria riemergono le rovine di un antico tempio romano e un tesoretto composto da 107 monete d’argento e un raro medaglione d’oro punico. Le scoperte arricchiscono il già prezioso patrimonio archeologico dell’isola, noto anche per le teste imperiali di Cesare, Agrippina e Tito. Un sito che testimonia la presenza e l’influenza di civiltà fenicie, greche e romane. Un viaggio affascinante nella storia millenaria della Sicilia.

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MediaPartner con Radio DeeJay di THE ISLAND FESTIVAL | 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

Radio Pantelleria è partner ufficiale di The Island Festival , evento che celebra musica elettronica, natura e turismo sostenibile nella splendida isola di Pantelleria. Quattro giorni di esperienze immersive: yoga, trekking, kayak, terme e boat party. Radio Pantelleria promuove l’isola con format dedicati al weekend su letteratura, cinema e cultura locale. Plenitude sostiene il festival con soluzioni green per l’energia pulita.

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Partner Nazionale del film “Le Petit Piaf”| 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

Radio Pantelleria è partner nazionale di “Le Petit Piaf”, il nuovo film di Gérard Jugnot. Un racconto commovente ambientato sull’isola della Réunion, dove il piccolo Nelson sogna di diventare cantante. Un viaggio tra musica, sogni e incontri inaspettati che unisce generazioni e culture diverse. Un film per tutta la famiglia distribuito in Italia da No.Mad Entertainment.

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Note di Archeologia Pantesca| 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 ® 𝐏𝐀𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄𝐑𝐈𝐀

L’ isola di Pantelleria si conferma una ‘miniera’ di reperti archeologici di età romana. Dopo la scoperta di tre teste di marmo avvenuta nel 2003 durante la campagna di scavi nella zona di San Marco, l’ ultimo ritrovamento in ordine di tempo è una maschera d’ oro di otto centimetri, raffigurante un volto umano, realizzata a sbalzo.

Il reperto è stato localizzato nella stessa cisterna dove è stata ritrovata la testa dell’ imperatore Tito; in un’ altra cisterna poco distante erano state recuperate in precedenza anche le altre due teste marmoree raffigurante Giulio Cesare e Agrippina.

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