
Al largo di Cala Tramontana, tra giugno e Agosto 2011 a 22 metri di profonditร sono state ritrovate 3.418 monete di bronzo della seconda metร del terzo secolo A.C. oltre ad anfore, ancore e vasellame.
Le monete tutte eguali, recano una testa di donna con lo sguardo rivolto verso sinistra e l’acconciatura sostenuta da una corona di grano, rappresentante la dea Tanit protettrice di Cartagine. Nel rovescio c’รจ una testa di cavallo che guarda a destra.

Il ritrovamento, al di lร del mero valore economico, รจ da considerare di importanza storica, in quanto certifica lโavvenuta conquista da parte dei romani dellโisola, documentata insufficientementedalla nomenclatura storica dell’isola.
Polibio: conquista di Pantelleria da parte dei romani nel 217 a. C.
Francesco Spaggiari, lโesploratore subacqueo di โPantelleria Ricercheโ, il consorzio che ha effettuato le ricerche subacquee a Cala Tramontana, effettuรฒ la clamorosa scoperta del tesoretto di monete di bronzo puniche.
In merito al ritrovamento lo stesso spiegรฒ che โIl sito รจ conosciuto dal 2004. In quellโanno sono stati denunciati e portati in evidenza una serie di reperti. Li ho scoperto e denunciato io. Nel 2004, le prime cose che erano venuti fuori, erano dei resti di unโanfora punica che comparivano dalla sabbia e dei sassi molto grandi che potevano rappresentare la zavorra di una nave. Erano dei parallelepipedi di una roccia, che non era pantesca, uno vicino allโaltro, che meritavano di essere indagati Allo stesso tempo, allโinizio del progetto โArcusโ che stiamo realizzando con il consorzio โPantelleria Ricercheโ mirato allโapprofondimento delle conoscenze di quello che cโรจ in questa baia, le prime fasi prevedevano lโinizio della supervisione del sito per rendersi conto di come erano distribuiti i reperti. Durante la seconda immersione in un fondale molto sabbioso, sotto una roccia il mio occhio รจ caduto sopra un qualcosa di verde fosforescente. Questo verde, per me, รจ significato qualcosa che valeva la pena essere indagato. Allora sono sceso ed ho scrostato leggermente la sabbia e quel verde si รจ rilevato essere una moneta. Di lรฌ a poco di queste monete ne sono venute fuori altre quattro. Una volta emerso ne ho parlato con il dottor Abelli che รจ il direttore scientifico del progetto e membro del consorzio โPantelleria Ricercheโ, e si รจ deciso di fare unโaltra immersione per vedere cosa davvero si celava sotto la sabbia. Si sono susseguite tre immersioni e allโinterno di queste immersioni oggi possiamo contare piรน di 1500 monete ritrovateโ.
Sinergia e sinergie nella archeologia subacquea
Il professor Pier Giorgio Spanu, dellโUniversitร di Sassari, con alcuni studenti ha partecipato allo scavo subacqueo di Cala Tramontana a dimostrazione di come si puรฒ lavorare in sinergia nel campo della ricerca, della tutela e della didattica. Lo scavo didattico diede lโopportunitร agli studenti dellโuniversitร della scuola di specializzazione in archeologia subacquea dellโateneo sassarese, e del dottorato di ricerca in storia e cultura del Mediterraneo antico, di formarsi.
Lโallora Ministro della Salute Ferruccio Fazio, cittadino Pantesco : โEravamo sicuri che ci fossero dei reperti importanti sul fondo della Cala. Cโรจ ancora molto da scavare, ci sono molte cose interessanti lร sotto. Pantelleria nel terzo secolo avanti Cristo era proprio il punto di incrocio dei traffici tra Roma e Cartagine. Sia per il maltempo, sia in alcuni momenti in cui cโerano delle battaglie tra flotte cartaginesi e puniche contro i romani, รจ naturale che molte navi siano affondateโ.





