Cala Cinque Denti è una delle calette più suggestive e selvagge della costa nord-orientale di Pantelleria. Deve il suo nome alla particolare conformazione rocciosa, che ricorda una dentatura frastagliata scolpita dal mare e dal vento. Protetta dallo scirocco, diventa un rifugio sicuro per le barche nei giorni in cui il mare è agitato, offrendo acque calme e trasparenti. Il fascino del mare Il mare qui è uno spettacolo di colori: dal blu profondo all’azzurro chiaro, fino ai riflessi smeraldo che illuminano i fondali vulcanici. È un luogo ideale per chi ama il nuoto e lo snorkeling: sotto la superficie si nasconde un mondo ricco di vita marina e scenari naturali che rendono ogni immersione un’esperienza indimenticabile. Come arrivare Raggiungere Cala Cinque Denti richiede un po’ di spirito d’avventura. Si può lasciare l’auto lungo la strada perimetrale e scendere attraverso un sentiero ripido e scosceso, oppure intraprendere un percorso più lungo ma panoramico che parte dal Faro di Punta Spadillo e costeggia il Laghetto delle Ondine. Per chi preferisce un accesso più comodo, resta sempre l’opzione del mare: arrivarci in barca è la soluzione più pratica e scenografica. La Scarpetta di Cenerentola Uno dei punti più affascinanti è la cosiddetta “Scarpetta di Cenerentola”: una gola naturale che, vista dall’acqua, ricorda proprio la forma di una scarpina. Quando il sole filtra tra le rocce, i giochi di luce creano riflessi che sembrano usciti da una fiaba. È un piccolo segreto che premia chi decide di esplorare la cala a nuoto. Un luogo autentico e selvaggio Cala Cinque Denti è un luogo che non ha ceduto al turismo di massa. Non ci sono stabilimenti né comodità: qui regna la natura, con le rocce nere di origine vulcanica, i cespugli di macchia mediterranea e il suono del mare che si infrange sulle scogliere. Non è adatta a famiglie con bambini piccoli, ma è perfetta per chi cerca tranquillità, autenticità e un contatto diretto con la bellezza primordiale dell’isola. Un gioiello geologico Le rocce che circondano la cala raccontano la storia vulcanica di Pantelleria. Si tratta di antiche colate e tufi modellati nel tempo dai movimenti della terra e dall’erosione marina. Un paesaggio che non è solo da ammirare, ma anche da interpretare come pagina viva della geologia dell’isola.